In realtà la consecutio temporum non è nulla di strano: si tratta semplicemente della concordanza dei tempi dei verbi tra subordinate al congiuntivo e reggenti, appunto la consecutio=successione temporum=dei tempi.
I verbi delle subordinate e della reggente si susseguono infatti secondo regole ben precise (come in italiano, del resto), a seconda del rapporto di tempo che esprimono reciprocamente.
A questo proposito è giusto notare che:
a-Il congiuntivo è il modo usato sempre per esprimere la consecutio temporum. Ciò non vuol dire che tutte le subordinate abbiano il congiuntivo come verbo: certe subordinate hanno il verbo espresso all'indicativo, ma la consecutio temporum regola solo le subordinate che usano il congiuntivo come verbo di default (per i congiuntivi usati in subordinate che dovrebbero avere l'indicativo dedicherò un altro articolo- sì perchè purtoppo può capitare che subordinate che di norma hanno l'indicativo invece abbiamo il congiuntivo, mi dispiace XD).
b- Il latino ha la tendenza a modellare il verbo della subordinata in base a quello della sovraordinata reggente. In pratica se ho una principale e due subordinate l'una dipendente dall'altra, la prima subordinata modellerà il verbo a partire dalla principale reggente, ma la seconda subordinata si regola sulla base della prima subordinata (il che, si vedrà più avanti, può fermare la concordanza del verbo della subordinata di grado superiore al primo alla sua sovraordinata oppure far risalire la concordanza all principale come se fosse una sub di I grado).
c-Il congiuntivo quindi assume forme diverse a seconda che esprima uno dei seguenti rapporti di tempo rispetto al verbo cui si modella:
-anteriorità se il verbo della subordinata esprime un'azione che viene prima di quello della reggente
-contemporaneità se il verbo della subordinata esprime un'azione che viene assieme a quello della reggente
-posteriorità se il verbo della subordinata esprime un'azione che viene dopo quello della reggente
in quanto l'azione espressa nella subordinata può essere avvenuto prima, mentre, o dopo quello della reggente.
SUBORDINATA DI I GRADO
In relazione al rapporto di tempo, il verbo della subordinata di primo grado si modella su quello della principale reggente. Lo schema dei verbi è il seguente:
TEMPO DELLA SUBORDINATA
Tips per ricordareTEMPO DELLA SUBORDINATA
TEMPO DELLA PRINCIPALE | ANTERIORITA' | CONTEMPORANEITA' | POSTERIORITA' |
---|---|---|---|
TEMPO PRINCIPALE | cong. impf.
es. amare
| cong.pres es.amet |
perifrastica attiva con cong. pres. di esse (sim)
es. amaturum sit
|
TEMPO STORICO | cong. ppf es. amaverit | cong.pf. es.amavisse | perifrastica attiva con cong. impf di esse (essem)
es. amaturum esse
|
In pratica: la contemporaneità ha-----> presente tempo princ.
----->imperfetto tempo stor.
la anteriorità ha------------>perfetto tempo princ.
----------->piuccheperfetto tempo stor.
la posteriorità ha---------->gerundivo + sim tempo princ.
---------->gerundivo + essem tempo stor.
Messo così è facile da ricordare, no?
-In pratica immaginate una normale tabella verbale: in elenco ha in successione congiuntivo pres., impf, pf, ppf : sono i tempi esattamente corrispondenti in ordine alle coppie alternanti tempo principale/storico nei valori di contemporaneità/anteriotità
-la posteriorità usa i congiuntivi di tipo pres. e impf. (di essere) come la contemporaneità ma aggiunge il gerundivo.
Dove si trova usata questa consecutio temporum?
Con il:- CUM NARRATIVUM
- con le subordinate interrogative
- con le subordinate con quin
- con le subordinate relative improprie
In tutte le subordinate che dovrebbero avere il tempo espresso al congiuntivo e sono di I grado.
SUBORDINATE DI II GRADO o SUPERIORE
Le subordinate di secondo grado o superiore sono quelle che, in rapporto gerarchico, dipendono non dalla principale reggente ma da altre subordinate. Il loro verbo è sempre al congiuntivo, regolato secondo le regole della consecutio temporum, ma il verbo in base a cui lo coniugano è diverso a seconda del modo della sovraordinata.
Abbiamo due casistiche:
-regola il verbo con la consecutio temporum sulla base del tempo della sovraordinata se quest'ultima ha il verbo al modo indicativo, congiuntivo, o infinito perfetto (in quest'ultimo caso ovviamente userà solo la consecutio dei tempi storici)
-regola il verbo con la consecutio temporum sulla base del tempo della principale se il verbo della sovraordinata è all'infinito presente o futuro, un supino, un participio un gerundio o gerundivo. In questo caso la subordinata di grado II o maggiore si comporta come una subordinata di primo grado, considerando se la reggente ha un tempo principale o storico.
ATTRAZIONE MODALE
Si tratta di una particolarità del verbo di una subordinata, cui mi permetto di accennare sin d'ora sebbene ne riparleremo più diffusamente trattando dei casi in cui la regola dell'uso dell'indicativo in una subordinata è disatteso.
Il verbo di una subordinata, sebbene teoricamente dovrebbe essere all'indicativo, passa al congiuntivo, a volte, se la sua reggente è all'infinito o al congiuntivo.
In pratica il verbo della subordinata di grado maggiore al I si "assimila" al congiuntivo che lo precede oppure, sentendo più forte il rapporto temporale con la principale che con la sovraordinata all'infinito, muta l'indicativo in congiuntivo dipendente.